Pieno successo per il concerto in duomo in onore di S. Cecilia
Un solo concerto, segno di unanimità di intenti nel proposito di onorare la patrona dei musicisti e dei cantanti: la nobildonna romana Cecilia, santa martire, unica, tra i santi titolari delle basiliche romane, ad aver conservato la data tradizionale della memoria al momento della revisione del calendario. Diversi, invece, i modi con i quali, la sera di sabato 23 novembre 2019, i complessi musicali pontremolesi hanno reso tale onore. Dalle voci agli strumenti, ognuno dei partecipanti al concerto “Una città in musica” ha messo a disposizione le sue doti musicali, deliziando in tal modo il folto pubblico presente, non scoraggiato dalla pioggia insistente, che ha ricambiato approvando con applausi scroscianti le varie esecuzioni. Una diversità che nasce dalla varietà dei repertori abitualmente frequentati dalle singole formazioni. Tra i cori, ha fatto da apripista l’Ensemble Registri Variabili, diretto da Stefania Gussoni e accompagnato al pianoforte da Cristina Mioso, proponendo canti della tradizione nord europea e di autori contemporanei come Howard Blake (Walking in the air) e David Bowie (Life in Mars). Brani di ispirazione religiosa per la Corale S. Cecilia, diretta da Piergino Maurelli e Raffaele Sordi, accompagnata all’organo da Francesco Maurelli: l’antifona Regina Coeli musicata da Gregor Aichinger e la preghiera per antonomasia Padre nostro di Nikola Kedroff; quindi, la moderna Fratello Sole e sorella Luna di Riz Ortolani, nota per essere nella colonna sonora dell’omonimo film di Zeffirelli. Gli stessi Piergino e Fancesco Maurelli hanno eseguito la trascrizione per organo a quattro mani del settimo movimento della Sinfonia n. 40 di Mozart. Variate anche la proposte del Coro Santa Pazienza di Bagnone, diretto da Ivano Poli, con un brano di fama internazionale come Love of my life di Freddy Mercury e quello di un autore più legato al territorio, Alessandro Brugiani, di cui è stato eseguito Attesa; infine, un brano mariano – Ave generosa – del norvegese Ola Gjeilo. La diversità è stata rimarcata anche dall’esibizione del coro Acqua in bocca, diretto da Ivano Poli. Tre sole voci impegnate nel primo brano, Voices of Ancients, poi il quintetto al completo per eseguire brani di Brugiani, De Marzi e Paul Mc Cartney. La cornice alla serata è stata offerta dalla Musica cittadina, storica ideatrice e promotrice dell’iniziativa. Sotto la direzione di Riccardo Madoni, il complesso, al gran completo, ha infatti proposto il suo repertorio in due tempi, all’inizio e alla fine della serata. Otto i brani proposti, opere di autori classici come Bach e Wagner, operistici come Mascagni, poi Elgar, De Haan, Whitacre, e Thomas Doss. A conclusione, il brano A simple song del famoso pianista e compositore Leonard Bernstein. La serata è stata presentata con la solita competenza da Gianni Beschizza. Parole di saluto e di ringraziamento per il bel regalo offerto alla cittadinanza sono state espresse dal parroco del Duomo padre Dario Ravera e dalla sindaca Lucia Baracchini; presente alla serata anche il comandante la Compagnia dei Carabinieri di Pontremoli, maggiore Roberto Ghiorzi.
fonte Il Corriere Apuano a.r.