Il musicista pontremolese Nicola Orioli, emigrato in Svizzera nel 1992, continua a riscuotere successo. Dopo numerose ed applaudite rappresentazioni nella terra dove vive e lavora, ha attraversato le Alpi con Virtual Sax, la sua ultima creazione, ed ha affrontato la difficile e raffinata piazza lombarda esibendosi lunedì 17 maggio al Teatro Blu di Milano. In questa prima assoluta per lItalia il musicista ha letteralmente incantato i numerosi spettatori conducendoli nei meandri del virtuosismo e delluso alternativo dello strumento (sax e clarinetto). La performance si è conclusa dopo numerosi bis a richiesta del pubblico.
Virtual Sax è una suite di 8 pezzi di una musica che nasce da differenti influenze musicali e culturali, tinta di funk, di blue note e di musica latina. A questo si aggiunge un uso audace dello strumento da parte di Nicola Orioli, per il quale si può parlare di una tradizione bianca opposta alla tradizione della improvvisazione nera americana.
Nel caso di Orioli, musicista formato in tutte le scuole possibili del Vecchio Continente, si tratta piuttosto di una ricerca musicale propriamente europea, capace di mescolare il classico e il popolare, la partitura scritta e quella orale, lo sperimentale ed il conosciuto.
Lesplorazione e linvenzione dei suoni e delle diteggiature esotiche al sassofono conduce lo spettatore/ascoltatore in una storia di grande freschezza, senza tabù estetici: due mondi si inseguono fino a convivere in magica sintesi, uno virtuale e immaginato con luso degli effetti e laltro reale, più popolare fatto di scale blu, virtuosismi.
Il risultato di Virtual Sax è un ritmo nuovo che si dispiega al piacere dellartista e del pubblico, una musica di assoluta omogeneità pur nascendo da esperienze contraddittorie, ma non priva di sense of humour.
Il suono del sax contralto, da solo, conferisce forza evocativa in grado di dare corpo e vita al silenzio, forma e durata al tempo indifferenziato, in una ricerca di semplicità espressiva da parte dellartista.
Il Teatro Blu di Milano è un teatro al primo anno di vita, ma che sin dalla prima stagione si è caratterizzato per la qualità del cartellone e delle proposte musicali, con un occhio particolare allarea della musica jazz.
A maggior merito dellartista pontremolese va riferito che il concerto milanese è stato inserito in un progetto di sostegno alla fondazione Arché sorta per aiutare bambini e famiglie che vivono il dramma dellAids offrendo assistenza ai minori affetti da HIV con lobiettivo di migliorare la qualità della loro vita (www.arche.it).
Grazie a questo successo Nicola Orioli, già stimato maestro della banda pontremolese dal 1981 al 1992, ha trovato nuove collaborazioni per la prossima stagione. La speranza, prima o poi, è quella di poter ascoltare dal vivo in Lunigiana la fortunata composizione Virtual Sax per rendere onore ad un Pontremolese che si è fatto strada.