Si sono mantenuti fedeli alla celebrazione della festa della patrona S. Cecilia, i tanti musicisti (vocali e strumentali) che esprimono il loro amore per la Musica in gruppi o come singoli e sono attivi nella nostra città. Un appuntamento che, ogni anno e da diversi anni, riesce a convocare in Duomo così tante persone non può che essere definito “eccezionale”; se agli esecutori, poi, si aggiunge il pubblico, molto nutrito anche quest’anno, ci si rende conto che quella che da sempre è definita la “seconda arte” ha una capacità di richiamo come poche altre.
Per questo non sono risultati esagerati i ringraziamenti rivolti dal conduttore della serata, Gianni Beschizza, a tutti i sodalizi che hanno aderito al concerto e alle persone che li hanno applauditi, con un “grazie” speciale alla Musica cittadina che si è sobbarcata l’onere dell’organizzazione.
La serata, secondo tradizione, è stata aperta dalla Musica Cittadina, diretta dal maestro Riccardo Madoni, che ha eseguito la Sinfonia dalla Cantata 156 di J.S. Bach, Nimrod di E. Elgar e Sleepers awake, dalla Cantata 140 di J.S. Bach.
È stata poi la volta dell’Ensemble Registri Variabili, diretto da Stefania Gussoni, che ha cantato Golden Slumbers, ninna nanna inglese del XVII secolo, Greensleeves, canto tradizionale inglese, Halleluja di L. Cohen. Il coro Gospel Friends, diretto da Sara Bazzigalupi, ha presentato I can’t help di E. Presley e Joshua fight the battle of Jerico, spiritual tradizionale.
Nell’intermezzo loro riservato, gli organisti Piergino e Francesco Maurelli hanno proposto una trascrizione per organo a quattro mani della Marcia di Radetzky, di J. Strauss padre, nota al grande pubblico per essere il brano conclusivo del concerto di Capodanno di Vienna.
Inno al Creatore e Inno alla notte di L. van Beethoven, Resta con noi (dalla Cantata n. 147) di J.S. Bach e O Signore dal tetto natio, il famoso coro da I Lombardi alla prima Crociata di G. Verdi sono stati i brani eseguiti dalla Corale S. Cecilia, diretta da mons. Silvano Lecchini. Il Coro Al Sass, diretto da Ivano Poli, ha cantato Ave Vera Verginitas di J. Desprez, In Monte Oliveti di F. Schubert, Monte Pasubio, nell’armonizzazione di B. De Marzi.
Riservata alla Musica Cittadina anche la parte conclusiva del concerto con l’esecuzione dell’Intermezzo Atto 3° di Manon Lescaut di G. Puccini, Pavane in blue di T. Juggens, Dream song di R. Saucedo, Sinfonia per un addio di G.P. Reverberi.
Il pubblico, tra il quale erano presenti il sindaco, Lucia Baracchini e il maggiore dei Carabinieri Giuseppe Loschiavo, ha applaudito con entusiasmo tutte le esecuzioni: la migliore forma di ringraziamento per cantanti e musicisti. (a.r.)