Una città in musica per la festa di Santa Cecilia
Sono proprio riusciti a dare limpressione che ci fosse unintera città in musica solisti, musicanti e coristi che sabato sera in Duomo, in concomitanza con la festa liturgica di S. Cecilia, patrona della musica, hanno dato vita ad un concerto variato e godibilissimo davanti ad un pubblico attento e ben disposto ad esternare il compiacimento per le belle esecuzioni.
Allimportante serata le formazioni e i singoli esecutori si sono presentati al meglio degli organici e della preparazione per contribuire a rendere significativo un appuntamento ormai entrato nella tradizione.
La voce grossa lhanno fatta naturalmente gli insiemi. La Musica cittadina, diretta da Riccardo Madoni, ha aperto e concluso le esibizioni riuscendo a riempire con la potenza degli strumenti e la bravura dei solisti i grandi volumi del Duomo. Ha dato prova della costante crescita il coro Registri variabili, diretto da Stefania Gussoni, riscuotendo il consenso del pubblico. Sotto la guida di mons. Silvano Lecchini, la corale S. Cecilia, abitualmente al servizio della Chiesa nelle cerimonie liturgiche, ha confermato di sapersi esprimere ad alti livelli e brillare così di luce propria nei concerti. Nel coro Al Sass, in formazione rinnovata, le voci femminili e maschili dirette da Ivano Poli hanno mostrato capacità di espressione, facendo anche da corona alla solista Cristiana Navalesi nel secondo brano.
Non sono però stati da meno i solisti. Il baritono Armano Angella, gli organisti Francesco e Piergino Maurelli, abituali accompagnatori della S. Cecilia, ed il chitarrista Alex Gilliam, un professore inglese, artista, che ha scelto Pontremoli come sua recente dimora, hanno creato momenti di raccoglimento apprezzati dal pubblico.
Finale a sorpresa quando Gianni Beschizza, che ha condotto magistralmente la serata, ha chiamato alla ribalta i complessi riuniti per lesecuzione del Gloria di Vivaldi: strumenti della Banda e voci dei cantori hanno fatto veramente tremare, pensiamo di gioia e soddisfazione, le strutture del Duomo, regalando al pubblico un surplus di emozioni.