Alla fine, mantenendo le promesse annunciate, la Musica cittadina è tornata! Domenica 6 settembre 2020, in piazza della Repubblica, sono di nuovo risuonate le note di un concerto bandistico eseguito – parole del maestro Riccardo Madoni, che non dispensa facilmente i complimenti – con grande bravura dai numerosi musicanti che hanno risposto positivamente alla voglia di musica frustrata dal lungo periodo di chiusura. Tutti gli interventi – del presidente Poli, del sindaco Baracchini, del maestro Madoni e del presentatore Beschizza – hanno sottolineato il significato dell’evento. La presenza di un pubblico numeroso nei posti adeguatamente distanziati e ai tavolini dei caffè, ha dimostrato che l’assenza prolungata non ha intaccato l’amore e l’interesse nei confronti della banda.
Le prove delle scorse settimane, di sera, all’aperto, con tanto caldo o con il fresco/freddo portato dai primi temporali di fine estate, hanno quindi sortito il giusto effetto, permettendo l’allestimento di un concerto di tutto rispetto, sia pure in gran parte – ma non si poteva fare diversamente – basato su brani già in repertorio. A farla da “padrone di casa” è stato Ennio Morricone con gli immancabili “Mission”, “C’era una volta in America”, “Nuovo cinema Paradiso”, “Giù la testa”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “La Califfa”. Un omaggio dovuto per la grande frequentazione della sua musica da parte della Musica cittadina e per ricordare il grande compositore a seguito della morte sopraggiunta nel mese di luglio.
Poi le marce, l’ambiente musicale tipico della banda. Di autori italiani: “Aria di festa” di Mugnai, “Nurse” di Pusceddu, “Pier Paolo” di Farina, “Gran varietà” di Petrallo; ma anche stranieri: “Ammerland” di De Hann. Altro omaggio di rilievo, quello riservato al genio di Ludwig van Beethoven, con l’esecuzione dell’Allegretto, II movimento della sinfonia n. 7, in ricordo del 250° anniversario dalla sua nascita. Infine, “You raise me up” del duo norvegese Secret Garden, nell’arrangiamento per banda di Bert Appermont. Chiusura affidata alla marcia “Pontremoli” di Abele Tozzi, con il pubblico in piedi a scandire il ritmo e, poi, ad applaudire con calore. Per questo che può essere considerato l’inno della nostra banda, il maestro Madoni ha annunciato in via ufficiale che nel prossimo futuro la marcia sarà anche cantata dai musicanti sulle parole scritte appositamente da Luciano Bertocchi in dialetto pontremolese.
Articolo di Antonio Ricci – Il Corriere Apuano