La Banda: da 160 anni parte integrante della storia della città

Centosessanta anni passano in un soffio, volano via. Leggeri come una nota pennellata sul pentagramma e che un sassofono, un clarino, una tromba eseguono all’unisono creando quella sensazione magica che si chiama armonia. E con questa energia si attraversa oltre un secolo e mezzo di vita penetrando la storia di una città, non solo per la qualità musicale ma perché se ne diventa una parte essenziale, un organo vitale.

Questo elisir di lunga vita, che va ben oltre quello proposto dal premier (lui arriva “solo” a 120 anni), ce lo regala la Musica Cittadina Pontremoli (anche se per tutti la definizione più corretta è la Banda) che nel corso del 2008 ha festeggiato, appunto, i 160 anni di vita visto che il sodalizio musicale è nato nel lontano 1848.

“Per questo il 2008 è stato un anno importantissimo – dichiara senza mezzi termine il presidente della Banda Elio Poli – in cui il nostro sodalizio ha cercato di onorare al meglio questa ricorrenza e al contempo di ricordare ai pontremolesi quanto sia importante la Banda per la storia della città”.

Un anno che ha visto quindi la formazione diretta dal maestro Riccardo Madoni impegnata in alcuni appuntamenti  straordinari proprio per rimarcare l’importanza di questo anniversario.  A partire dal raduno bandistico provinciale che si è tenuto il 30 agosto, forse vero momento clou dell’anno passato, quando le formazioni bandistiche di Albiano, Bagnone, Casola e Pallerone, Filattiera e Moncigoli sono sfilate lungo le vie di Pontremoli (assieme, ovviamente, ai padroni di casa) proprio per rendere omaggio al sodalizio della Città del Libro.

Ma già qualche mese prima si era capito che il 2008 non era un anno comune per la Musica Cittadina, ad esempio quando il 21 giugno durante la Festa della Musica, era stata aperta all’Archivio di Stato, nel convento della SS. Annunziata, la mostra “Dalle Pergamene agli ottoni. Mostra documentaria dal XV al XX secolo” allestita con pergamene, carte, foto e strumenti appartenenti ai fondi conservati nella Sezione d’Archivio e alla Musica Cittadina Pontremoli.

Un’altra mostra (forse meno “ufficiale” ma non per questo meno piacevole da gustare con gli occhi), è quella che si trova al Bar Bellotti in piazza della Repubblica, dove si possono ammirare fotografie ed alcuni strumenti che aiutano a ripercorrere visivamente la storia della Banda.

Ma il 2008, non è stato contraddistinto solo da eventi straordinari; ci sono stati anche i consueti appuntamenti che legano ormai in maniera indissolubile le vicende del sodalizio con quelle della città. Ne ricordiamo due: il concerto nel largo di Porta di Parma che da pochi anni è stato ripreso con grande successo ed il “Concerto per gli amici” che da qualche tempo è diventato itinerante cambiando sede di anno in anno, permettendo così alla Musica Cittadina di coprire anche quelle zone della città che raramente hanno la possibilità di sentire le piacevoli note della banda.

Il 2008 si è chiuso poi con la consueta sottoscrizione “è stata raccolta una cifra eccezionale – sottolinea il presidente Poli – e non posso che ringraziare la cittadinanza per il grande affetto ed il grande sostegno che ci hanno manifestato”.

Grazie ai fondi raccolti si pensa di acquistare nuovi e più funzionali leggii che permettano anche una migliore disposizione dell’assemblea e di realizzare una nuova coreografia per raccogliere meglio i suoni.

Visto che abbiamo cominciato a parlare dei progetti futuri della Musica Cittadina, non si può certo dimenticare una notizia molto importante (e che già da un po’ si attendeva) che riguarda la nuova sede: infatti entro la fine della primavera il sodalizio musicale dovrebbe traslocarsi al piano terra dell’ex ospedale che si trova sulla statale della Cisa, trovando finalmente una soluzione all’annosa questione della sede.

Tutto quindi radioso per la Banda pontremolese?

Un punto interrogativo è necessario e d’obbligo, perchè se è vero che il sodalazio può contare su di un cospicuo numero di musicanti (anche grazie all’apporto dell’AML l’Associazione  Musica Lunigianese, la scuola musicale gestita da tre bandisti, Cristina Mioso, Stefania Gussoni e Riccardo Madoni, che sforna sempre nuovi e validi musicisti), si nota tra i più giovani una certa disaffezione  specie quando impegni di studio o di lavoro si fanno più pressanti. Dimenticando forse che la Musica Cittadina ha proprio bisogno delle sue giovani leve per puntare al futuro.