Musicanti e cantori riuniti in concerto in onore della Patrona della Musica

Sabato scorso in Duomo la serata dedicata a S. Cecilia Musicanti e cantori riuniti in concerto in onore della Patrona della Musica

Entrato ormai tra gli appuntamenti tradizionali del panorama musicale pontremolese, il concerto in onore di S. Cecilia, patrona della Musica e dei Musicanti, che caratterizza il mese di novembre per i complessi locali, si è tenuto anche quest’anno in Duomo la sera di sabato 27.

È stato Gianni Beschizza, a sua volta cantore in una delle corali presenti alla serata, a guidare con la solita precisione il pubblico presente all’ascolto di una serie di brani che hanno spaziato in secoli e per generi diversi. La Musica cittadina, il sodalizio che ha più storia alle spalle ed che ha bisogno di tutta una serie di supporti impossibili da spostare nell’ambito del concerto, ha iniziato e chiuso la manifestazione, restando “schierata”, davanti ai leggii posizionati sotto alla cupola, anche nel corso delle esibizioni degli altri gruppi.

Il maestro Riccardo Madoni ha diretto i musicanti nell’esecuzione di brani di J. S. Bach, “Bist du bei mir; G. F. Händel, “Largo”; E. Elgar, “Nimrod” e W. A. Mozart, “Amadeus”.

È stata, quindi, la volta della Corale “S. Cecilia”, diretta da mons. Silvano Lecchini ed accompagnata all’organo dal maestro Pier Gino Maurelli. Dal presbiterio sono salite le note di due compositori “universali”: B. Somma, “Ave Maria” e G. Verdi, “O Signore dal tetto natio”, seguite da quelle del pontremolese P.G. Parolini di cui è stato eseguito il “Sanctus”.

Sono invece giunte dal palco dell’organo, posto sopra all’ingresso della chiesa, le voci dell’Ensemble vocale “I registri variabili”, diretto dalla maestra Stefania Gussoni, che ha proposto un canto popolare ungherese, “Ave Maria”; il canto dei pellegrini verso S. Giacomo di Compostela, “Stella splendens”; un canto di Natale inglese, ”Coventry carol”; il canto irlandese, “Irish Lullaby”. Diretto dal maestro Ivano Poli, il Coro “Al Sass”, posizionato al termine della navata, ha quindi eseguito brani di L. V. Beethoven, “Nei Campi e nelle selve”; A. Piazzolla, “Jacinto Chiclano”; W. A. Mozart, “Ave Verum”.

Un omaggio alla Santa patrona è giunto anche dall’organista Pier Gino Maurelli che, con un cambiamento di programma imposto da un’indisposizione che ha colpito il fratello Francesco, ha eseguito la celeberrima “Toccata e Fuga in re minore” BWV 56 di J. S. Bach. Nella seconda parte della sua esibizione, la Musica cittadina ha proposto brani di J. S. Bach, “Sleepers, wake!”; W. A. Mozart, Allegro iniziale da “Eine kleine nachtmusik”, concludendo la serata con la “Musica per i reali fuochi d’artificio” di G. F. Händel.

Il pubblico numeroso – anche se un’iniziativa di quel tipo meriterebbe sicuramente un’attenzione maggiore da parte della cittadinanza, sia pure tenuto conto della stagione – ha sottolineato con applausi convinti tutte le esecuzioni, ricompensando, sotto forma di soddisfazione, i cantori e i musicanti per il grande impegno profuso nella preparazione della serata.

Praticamente in ogni complesso si sono potuti notare nuovi inserimenti, con la particolarità della Musica cittadina che può a buon diritto vantare la presenza di molti giovani, frutto del gran lavoro svolto in sintonia con l’Associazione Musicale Lunigianese. Sono segnali di continuità importanti, soprattutto se si pensa che la “fedeltà” ad un sodalizio musicale richiede impegno nel senso della volontà personale, ma anche del tempo che le prove richiedono per poter raggiungere i livelli di esecuzione ai quali i nostri gruppi ci hanno abituato. (a.r.)